Lieta 1945 je končala druga svetovna vojska. Kar se je pred njo, med njo in po nji gajalo v Benečiji, je lazajnski famoštar g. Antonio Cuffolo (1889-1959) napisu v dnevnikah po slovensko in po italijansko. V drugi pregledani in dopunjeni izadaji, ki jo je urediu Giorgio Banchig, sta izšla par zadrugi Most lieta 2013. Moreno Tomasetig je slovenski Cuffolu dnevnik spravu v strip , ki ga v beneškoslovenskem dialektu obljavljamo v vsaki številki Doma. To je 53. nadaljevanje.
Nel 70° della fine della seconda guerra mondiale (1945), Moreno Tomasetig ha trasformato in fumetto i diari del parroco di Lasiz, don Antonio Cuffolo (1889-1959). In questa puntatail sacerdote si sofferma a descrivere i cosacchi. Innazitutto è stupito dal loro rapporto con i propri cavalli; tengono così ad essi che, al momento della battaglia con i partigiani, smontano di sella e li fanno tornare da soli al comando. I cosacchi sono di religione ortodossa: iniziano la giornata pregando insieme il Padre Nostro e sono particolarmente devoti alla Madonna; a Cividale hanno come cappellano un anziano pope, che venerano. A Vernasso, dove sono acquartierati, sono ben voluti dalla popolazione, alla quale propongono anche la loro cucina tradizionale. Don Cuffolo sottolinea anche l’ingenuità dei cosacchi: «Credono ai Tedeschi ed eseguono diligentemente tutti i loro ordini. Sono convinti di vincere la guerra, ma io penso che non vedranno mai più la loro terra d’origine». (53 – continua)