Sedandeset liet odtuod, lieta 1945 je končala druga svetovna vojska. Kar se je pred njo, med njo in po nji gajalo v Benečiji, je lazajnski famoštar g. Antonio Cuffolo (1889-1959) napisu v dnevnikah po slovensko in po italijansko. V drugi pregledani in dopunjeni izadaji, ki jo je urediu Giorgio Banchig, sta izšla par zadrugi Most lieta 2013. Moreno Tomasetig je slovenski Cuffolu dnevnik spravu v strip , ki ga bomo v beneškoslovenskem dialektu obljavljali v vsaki številki Doma. To je dvajseto nadaljevanje.
poglej prejšnje 20. nadaljevanje
Nel 70° della fine della seconda guerra mondiale (1945), Moreno Tomasetig ha trasformato in fumetto i diari del parroco di Lasiz, don Antonio Cuffolo (1889-1859). In questa puntata. Il 5 maggio al grido di «Vinceremo!», assicura il ritorno in Africa, ma solo due giorni dopo si viene a sapere della conquista di Tunisi, Biserta e altre città da parte degli anglo-americani. In Africa vengono fatti prigionieri 370 mila soldati italiani e 110 mila tedeschi. La valle del Natisone pullula di soldati per impedire l’arrivo dei partigiani sloveni, già insediati nei paesi di montagna. I fascisti locali tremano. Il 17 maggio don Cuffolo annota che a Mersino e Montefosca i «ribelli» sono stati ospitati dalle famiglie in gruppi di quattro: hanno mangiato, bevuto e ballato tutta la notte; salutano col pugno chiuso e lo slogan «Morte al fascismo, libertà al popolo»; alcuni di loro pregano il rosario ed entrano in chiesa. Il sacerdote si stupisce per la presenza di donne nelle file partigiane: «Caspita, sono proprio delle amazzoni», sottolinea. (21 – continua)